Tematica Animali preistorici

Stegosaurus ungulatus Marsh, 1879

Stegosaurus ungulatus Marsh, 1879

foto 103
Ill.: Nobu Tamura
(Da: en.wikipedia.org)

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812

Classe: Dinosauria Owen, 1841

Ordine: Ornithischia Seeley, 1888

Famiglia: Stegosauridae Marsh, 1880

Genere: Stegosaurus Marsch, 1877

Specie e sottospecie

Il genere annovera attualmente le seguenti specie: Stegosaurus stenops Marsh, 1877 - Stegosaurus sulcatus Marsh, 1887.

Descrizione

Lo Stegosaurus è sicuramente uno dei dinosauri più conosciuti e appartiene al genere dei dinosauri erbivori vissuti nel Giurassico superiore. Anche chi non si interessa di dinosauri, infatti, può facilmente riconoscere il profilo di questo dinosauro munito di una serie di piastre lungo la schiena. Il nome significa "lucertola tetto". Lo stegosauro era lungo in media 6-9 metri, alto circa 4 metri e pesante 5 tonnellate. I resti di oltre ottanta individui sono stati assegnati a questo genere, ma le prime ossa scoperte erano disarticolate e frammentarie, cosicché lo scienziato che diede il nome all'animale, O. C. Marsh, non riuscì a ricostruirlo in modo corretto. Solo dopo il ritrovamento di un esemplare più completo appartenente alla specie S. ungulatus si poté procedere a una vera e propria ricostruzione dello stegosauro. Questo dinosauro erbivoro, appartenente agli ornitischi, dà il nome al gruppo degli stegosauri e alla famiglia degli stegosauridi. L'aspetto dello stegosauro era davvero impressionante: quadrupede, questo animale possedeva lungo il collo, il dorso e la coda una serie di placche ossee alte fino a un metro, arrangiate in maniera tale da formare una linea alternata lungo la colonna vertebrale. Spesso alcuni artisti dipingono Stegosaurus con una doppia fila di placche o una singola, ma alcuni fossili in connessione anatomica provano che queste strutture in alcuni punti si intersecavano tra loro. Forse queste piastre, oltre che per difendersi dai predatori, venivano usate anche come unità di termoregolazione: sulla loro superficie, infatti, vi sono tracce di numerosi vasi sanguigni. Più probabilmente, però, erano semplicemente utilizzate come deterrente: facendo affluire molto sangue in queste strutture, lo stegosauro aumentava vistosamente l'intensità del proprio colore, cosa che poteva sconcertare un predatore. Sembra tuttavia che, in caso di attacco, esse non sarebbero servite molto: le placche infatti risultano troppo fragili e un carnivoro di grosse dimensioni, quale un Allosaurus, avrebbe potuto danneggiarle senza grossa difficoltà. Nella parte finale della coda, lo stegosauro possedeva quattro aculei che venivano utilizzati sicuramente a mò di "mazza ferrata" contro Allosaurus e simili. Questa struttura è nota come "thagomizer": il nome era stato usato originariamente su una striscia comica di Gary Larson, nella quale un gruppo di uomini preistorici venivano informati dal loro professore che le spine dello stegosauro sarebbero state chiamate "thagomizer", in onore di Thag Simmons (ad implicare il fatto che il "thagomizer" era il responsabile della morte di Thag). Da allora, questo termine è stato adottato nella letteratura scientifica ed è usato da molte autorità nel campo della paleontologia, tra le quali la Smithsonian Institution. Spesso questo dinosauro, almeno in certa letteratura divulgativa, è ritenuto possessore di due cervelli. Questo mito è nato probabilmente dal fatto che, in effetti, la cavità endocranica di Stegosaurus è davvero minuscola, e in corrispondenza del bacino, la colonna vertebrale era fornita di uno spazio allargato. Questo spazio, in realtà, non ospitava un secondo cervello ma probabilmente un ganglio nervoso che regolava i movimenti del treno posteriore. È sicuro, che il cervello dello Stegosaurus fosse molto piccolo, piccolo come una noce. Lo stegosauro era erbivoro, e possedeva un'unica fila di denti deboli a forma di foglia; al contrario di molti altri dinosauri ornitischi, si pensa che lo stegosauro possedesse una dentatura estremamente semplice. Probabilmente si nutriva di felci e piante basse, a un'altezza di circa un metro da terra. È possibile, comunque, che gli stegosauri potessero sollevarsi sulle zampe posteriori in modo tale da raggiungere altezze considerevoli (anche 6 metri) per brucare le piante a un maggior livello. Tre specie di questo dinosauro sono comunemente riconosciute, ma tutte e tre sono molto simili tra di loro: S. ungulatus, S. armatus e S. stenops potrebbero di fatto essere la stessa specie. S. stenops, in particolare, potrebbe appartenere a un altro genere di dinosauro, Diracodon. Altre specie, ritrovate sempre in Nordamerica, sono meno conosciute e di dubbia identità: S. caudatus, dalle spine particolarmente corte, e S. longispinus, forse un rappresentante americano di Kentrosaurus, uno stegosauro scoperto in Tanzania.

Diffusione

Visse in Nordamerica nel Giurassico superiore, e i suoi resti sono stati trovati nella Morrison Formation, la stessa formazione che ha restituito alla luce altri dinosauri "classici", come Apatosaurus, Diplodocus, Brachiosaurus e Allosaurus.

Sinonimi

= Hypsirhophus Cope, 1879 = Diracodon Marsh, 1881.

Bibliografia

–Template:MerriamWebsterDictionary.
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00638 Data: 15/06/2015
Emissione: Dinosauri
Stato: Mozambique
02558 Data: 18/09/2013
Emissione: Animali preistorici
Stato: Jordan